Sono numerose le curiosità che riguardano la Mole Antonelliana, l’edificio che da sempre viene considerato il simbolo della città di Torino. Una sorta di “marchio di fabbrica” del capoluogo piemontese, grazie alla sua inconfondibile sagoma che viene naturale cercare passeggiando per la città. Elegante, sobria e misteriosa, come tutta Torino del resto, la Mole è un monumento architettonico che si trova nel centro storico a metà strada tra piazza Vittorio Veneto e piazza Castello.
Se non vedete l’ora di girare Torino in Vespa, la Mole Antonelliana è sicuramente una tappa obbligatoria. In alcuni dei nostri tour si parte da piazza Vittorio Veneto e in poche centinaia di metri e con la Vespa ci si ritrova sotto l’imponente Mole. Nessun problema, però, perché ai piedi del simbolo della città ci sono anche dei parcheggi dedicati ai mezzi con due ruote.
La Mole è stata progettata nel 1862 dall’ingegnere e architetto Alessandro Antonelli su committenza della Comunità Israelita Torinese, per la costruzione di una sinagoga. L’architetto inizialmente aveva disegnato una costruzione a cupola alta 47 metri, poi aumentati in poco tempo fino a 113 metri!
Le modifiche attuate in corso d’opera, però, suscitano le critiche del committente e così nel 1869 la comunità israelitica si rifiutò di erogare ulteriori fondi. Allora il cantiere viene rilevato dal Comune e completato alla fine del 1889 sotto la guida di Costanzo Antonelli, figlio di Alessandro. La Mole è sempre più alta: si è passati infatti dai 47 metri del progetto originario fino agli attuali 167 metri.
La storia della Mole Antonelliana è segnata da eventi particolari e travagliati nel corso degli anni. Dieci anni dopo la sua inaugurazione, la cima della Mole si arricchisce di un elemento che diventerà distintivo!
In cima all’edificio, infatti, viene sistemata una statua, il genio alato, ribattezzata poi dai torinesi “l’angelo d’oro”. La storia di questa statua, però, non è felice. Nel 1904 durante un potente nubifragio viene colpita da un fulmine.
L’angelo, per fortuna, pur divelto dalla sua base non cade a terra, ma rimane in bilico sul terrazzo sottostante. Un “mezzo” miracolo visto che pesa circa 3 tonnellate! La statua quindi rimane intatta ma il Comune di Torino decide comunque di sostituirla con una bellissima stella, opera dell’artista Ernesto Ghiotti. Ma, anche in questo caso, il destino riserverà brutte sorprese.
Il 23 maggio 1953 e i testimoni raccontano che dopo una giornata particolarmente calda e afosa, su Torino si abbatte un terribile nubifragio. La stella viene spazzata via dalla tromba d’aria che distrugge anche 47 metri di guglia. I detriti cadono nel giardino della RAI che ha la sede proprio sotto la Mole. Per fortuna non ci sono vittime. La guglia viene ricostruita negli anni successivi e terminata nel 1960 riportando la Mole Antonelliana all’altezza precedente.
Questa volta viene però rinforzata dall’interno, come anche la stella posizionata sulla sua cima che diventa tridimensionale e a dodici punte.
La Mole, con i suoi 167,5 metri di altezza, è tra gli edifici più alti d’Italia ed è uno dei monumenti più noti nel Bel Paese: si trova anche sulla moneta da 2 centesimi di euro!
Il capolavoro dell’Antonelli è riuscito anche a scampare ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale che invece non hanno risparmiato il centro storico di Torino. Nonostante le mille difficoltà affrontate in quasi due secoli di storia, la Mole rimane un punto di riferimento per torinesi e non solo.
Un particolare che non sarà sicuramente nuovo agli studenti universitari che frequentano l’Università degli Studi di Torino, la cui sede si trova sotto la Mole, è la superstizione legata proprio alla Mole. La leggenda narra che chi sale in cima alla Mole Antonelliana prima di laurearsi, non raggiungerà mai il traguardo universitario tanto sognato.
Che ci crediate o meno, noi vi suggeriamo di festeggiare, magari proprio dopo la vostra discussione di laurea, con una visita alla Mole. Così potrete dire che l’attesa sarà valsa la pena e avrete l’occasione di brindare con una vista dall’alto.
Il Museo del Cinema all’interno della Mole, invece, rimane un luogo sicuro per tutti gli universitari ancora lontani dal giorno di laurea. Non temete, dunque, e passate a visitarlo!
Tra le leggende misteriose attorno alla Mole, vi è anche quella di chi considera l’opera come una grande antenna per irradiare energia positiva sulla città. Non è un mistero che Torino sia considerata da sempre una città magica, perché ad essa sono legate miti e leggende di culti esoterici. La città, infatti, è nota per essere una delle punte di entrambi i triangoli di magia nera (con Londra e San Francisco) e della magia bianca (con Praga e Lione).
Inoltre la Mole durante particolari ricorrenze si illumina di colori diversi, a seconda dell’evento che viene celebrato. Vi basterà guardare all’insù per vederla colorata di blu, rosso o brillare con mille luci intermittenti.
La Mole Antonelliana è anche la sede del Museo Nazionale del Cinema, uno dei musei interamente dedicati al cinema più importanti del mondo e l’unico museo di questo genere in Italia. Il Museo ospita al suo interno diverse postazioni multimediali e interattive, attrezzature e materiali provenienti da set italiani e internazionali, una vasta collezione di film, libri, stampe, manifesti, locandine, apparecchiature cinematografiche antiche e moderne, costumi, pezzi di scenografie di film, dipinti e fotografie.
Il suo allestimento è unico. Si sviluppa a spirale verso l’alto, su più livelli espositivi, ripercorrendo la storia del cinema dalle origini ai giorni nostri proponendo un itinerario interattivo e suggestivo. Un vero e proprio viaggio alla scoperta del mondo del cinema. All’interno del Museo del Cinema si trova l’ascensore panoramico della Mole, realizzato in cristallo trasparente, che in meno di un minuto raggiunge il “tempietto” della Mole posto a 85 metri di altezza da cui si può godere di una splendida vista panoramica sulla città di Torino e sull’arco alpino che la circonda.
Per noi la Mole rimane un luogo affascinante e senza tempo e dobbiamo dirvelo, ne siamo innamorati da sempre.
Idee regalo uniche: le esperienze premium di Tour in Vespa
Scopri il menù di Natale piemontese: i piatti della tradizione
5 buone ragioni per regalare un Tour in Vespa
Quali sono i vini tipici delle Langhe?
Qual è il periodo migliore per visitare le Langhe?
La nascita di un mito: il 29 marzo 1946 la Vespa viene presentata a Roma
Tour in Vespa
The Italian Experience snc di Luca Paolo Celotto e Diego Remondino
P.IVA 12327230012 • REA: CN – 322676
PEC: experience@confcommercio.legalmail.it
Polizza RC Tua Assicurazioni N°40324512001433
Polizza Fondo N°40324512000456 del 05/04/2024
Scia Prot.n. 0000752 del 24/02/2021 rilasciata dalla Provincia di Cuneo
VESPA è un marchio registrato e di esclusiva proprietà della Piaggio & C. S.p.A