Alcuni documenti trovati nella storica abitazione di via delle Viole 30, ci indicano come la locanda del Buon Padre era già al servizio dei viaggiatori e della comunità locale nel 1890.
L’acquisto della casa con annesso podere per la produzione del vino risale al 1923 quando il Cavalier Antonio Viberti e la sua famiglia trasformano una parte della casa in mescita alimentare e rivendita di Sali e tabacchi. La sua passione per il vino lo spinge a produrre un Nebbiolo (diventato poi il più conosciuto Barolo Buon Padre negli anni successivi) che veniva esclusivamente servito nell’osteria. Le molteplici attività permettono ad Antonio Viberti di garantire negli anni della “malora” (periodo di particolare stenti economici immediatamente successivo ala seconda guerra mondiale) un lavoro ai suoi figli. In particolare Giovanni Viberti dopo aver sposato Maria Rosso decide di proseguire l’attività di ristorazione e produzione vini.
Il nome del ristorante “Buon Padre” ricorda la vecchia ospitalità di un osteria accogliente, un punto di ritrovo, una certezza.
Nella routine del lavoro nei campi, dei viaggi dei commercianti e dei vigneron, un punto di sosta gradito era nella storia di Langa: il Buon Padre.
Un luogo dove alla semplice sosta e ristoro, da oltre un secolo si intrecciano lo scambio di idee, le discussioni più o meno accese dei commercianti e viticoltori locali, il divertimento, la gioia di vivere, il momento di festa e l’arte anche quella più figurativa di artisti locali, come Oreste Tarditi, che negli anni ’80 amava passare interi pomeriggi tra le mura del Buon Padre.
L’anima del Buon Padre oggi è rimasta la stessa. Racchiude in sé quello spirito di accoglienza e di ospitalità che c’era allora. Oggi l’internazionalità è data dai suoi ospiti che da ogni parte del mondo vengono a trovarci con la voglia di stare in famiglia, di assaporare la tradizione. Pochi coperti, aspetto semplice, ricerca della qualità costante nel tempo e determinante. Il Buon Padre rappresenta oggi un baluardo della ristorazione di Langa, direttamente gestito dalla famiglia Viberti , che dal 1896 , porta avanti una pezzo di storia di Langa.